giovedì 20 settembre 1990

Pratesi di origine zhejianese


Ecco un esempio di come cercherò di "modernamare". Vent'anni fa, il 20 settembre 1990, scrissi questo appello e lo distribui ai miei colleghi consiglieri comunali.
Lo ripubblico oggi, 11 marzo 2009, con qualche commento.

Dal Comune di Prato
Gruppo consiliare Lista Verde Nonviolenta Alternativa
Prato, 20 settembre 1990

Lettera aperta ai concittadini,
ai colleghi consiglieri,
agli assessori e al Sindaco

Chi se non noi, quando se non ora


Uomini e donne che camminano silenziosi per le strade, quasi sempre soli o in due, mai in gruppi, mai chiacchierando, mai in modo tale da attirare la benché minima attenzione su di loro. Pensano di attirarne già troppa per il loro aspetto, per la loro diversità da noi?

Sono in giro quando noi non siamo più in giro. E' una loro naturale riservatezza, oppure sono orari di lavoro che noi nemmeno possiamo più immaginare... E sì che non siamo mai stati parchi nel lavorare.

Mangiano carne di cane, pescano i pesci con le mani nelle secche. Ma soprattutto catturano i gatti, li scuoiano, se ne nutrono... Violano più di una legge sulla protezione degli animali, ma soprattutto violano la libertà del felino, che è l'immagine di animale libero per definizione in cui noi, più fedelmente, ci rispecchiamo. Sia quando lo amiamo, sia, forse anche di più, quando lo ignoriamo.

Un'intera classe di piccoli artigiani si sono trasformati in fondiari che affittano per venti, trenta, quaranta milioni al mese i loro antichi magazzini, proprio a loro. Si pigiano e si stipano dentro questi preziosi fondi per una strana passione per la promiscuità? Lavorano ventiquattro ore al giorno su borse che vendono a cinquecento lire il pezzo in odio al nostro mercato e alle nostre professionalità, in dispregio al nostro senso dei diritti?

Violano continuamente i nostri infiniti paragrafi, articoli, avvisi fatti di innumerevoli parole, le quali a loro volta sono fatte di poche lettere che si combinano infinitamente tra di loro... Cosa ci trovano di difficile, visto che essi conoscono a memoria migliaia di ideogrammi? Forse sono irretiti dal crimine?

Si dice che siano già duemila nel comune. E non avviene nella periferia di una grande metropoli prescelta per l'integrazione della Alien Nation, come nell'omonimo film. Avviene qui. E' un'altra sfida alle capacità di ospitalità di una terra che però, per conto nostro, abbiamo già inaridito e distrutto.

E' un altro incontro. Forse il più alto e difficile, in questo dopoguerra in cui siamo tutti, chi più chi meno, diventati pratesi, da quell' ALTRO che eravamo...

Come sempre non c'è altra via che il nostro conoscerli, per aiutare, e il loro associarsi, per aiutarsi.

Possiamo fare qualcosa, presto, prima che gli occhi e il cuore si annebbino? Sì, possiamo.

GLI UNI DOVRANNO AMARE LA TERRA
A CUI SONO GIUNTI
GLI ALTRI DOVRANNO AMARE IL CUORE
CHE RECANO CON SE'

Perché gli uni e gli altri diventino un, sempre molteplice e sempre libero, NOI.

Mauro Vaiani
(consigliere comunale verde-civico)

* * *

Che ne pensate?
Un po' melenso, vero?
Però, vent'anni dopo, mi piace rintracciare qualche elemento di coerenza e di continuità con l'impegno di tutta la mia vita per l'integrazione.

Per integrazione intendo una cosa parecchio concreta: valorizzare ogni nuovo venuto e farsi tutti più liberi, più ricchi, più belli persino, grazie anche alle sue braccia e al suo cervello.

Oggi i duemila cinesi del 1990 sono diventati ventimila (legali, a cui si continua a dire che vanno aggiunti altri quarantamila clandestini). L'inserimento nel territorio pratese e nella cintura fiorentina di questi immigrati cinesi dalla provincia dello Zhejiang è stato molto meno difficile di quanto si poteva paventare, perché la loro mentalità, fondata sulla piccola impresa familiare, è profondamente compatibile con la nostra. Come sempre gli individui se la sono cavata, nonostante le istituzioni.

I giovani di origine zhejianese che parlano pratese con una perfetta gorgia toscana sono l'ennesima riprova che la libera interazione fra le persone umane è sempre la principale risposta a ogni problema sociale. Che se tante autorità che ci sovrastano, improvvisamente sparissero, faremmo fatica ad accorgercene...

Le grandi sfide restano tutte aperte davanti a noi: conservazione della nostra identità, comprensione e inclusione nella nostra storia dei nuovi arrivati, piena integrazione nel rispetto reciproco, crescita nella lealtà economica, azione costante per far emergere tutta l'economia pratese dal nero, tolleranza zero contro ogni illegalità.

L'appello del 1990 era già disponibile in rete, dal 25 ottobre 2008 scorso, grazie all'ospitalità dell'archivio web di Alessandro Antichi, l'importante uomo politico liberale, portavoce dell'opposizione nel Parlamento toscano, precursore e pioniere del Popolo toscano della libertà, con cui ho l'onore di collaborare.


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